Stanchezza e cattivo umore? Basta poco per ritrovare la carica
Stiamo attraversando un periodo non proprio top? Momenti di stanchezza e calo energetico possono capitare a tutti, per i motivi più disparati. Sedentarietà e alimentazione poco equilibrata possono peggiorare la situazione. Se desideriamo approfondire questi e altri aspetti, su https://www.carnidyn.it/ potremo trovare molti spunti. Nel frattempo, vediamo perché è importante fare un po’ di moto e quali alimenti possono aiutarci a “tirarci su”.
Cosa succede al nostro corpo dopo un periodo di inattività?
Quando ci prendiamo una (lunga) pausa dall’attività fisica, il nostro corpo non resta certo indifferente. Assistiamo a una riduzione progressiva della massa muscolare, accompagnata da una diminuzione della forza e della resistenza fisica: il detraining indica la perdita di tutti i benefici e gli adattamenti fisiologici ottenuti con l’attività fisica.
Questa condizione è soggettiva: il modo e la rapidità con cui inizia questo processo dipendono anche e soprattutto dal nostro livello di allenamento. Gli effetti dell’inattività saranno più evidenti su atleti professionisti, meno evidenti su amatori o sportivi moderati.
Non dimentichiamo che fare movimento ha effetti positivi sull’umore. Infatti, quando ci alleniamo, il nostro organismo secerne maggiori quantità di serotonina, l’ormone del buonumore. Muoversi aiuta a scaricare stress e tensioni, scrollandoci di dosso la negatività che accumuliamo nel lungo periodo. Inoltre, attraverso l’attività motoria teniamo sotto controllo i livelli di adrenalina e cortisolo, gli ormoni dello stress.
Al contrario, quando ci abbandoniamo al divano e rinunciamo al movimento, viene meno la nostra motivazione personale, l’energia si indebolisce, subentra l’accidia e aumenta lo stress. Tra poco vedremo come riattivarci con gradualità per ritrovare energia e vigore.
Quali attività preferire per ricominciare a fare sport?
Se ricominciamo lo sport dopo mesi o addirittura anni, la ripresa dovrà essere graduale. Ciò sembra scontato, ma non lo è: infatti, molti di noi si sottopongono a sessioni estenuanti, nella convinzione di compensare lunghi periodi di inattività. Sbagliato! Così facendo, rischieremmo di provocare danni alla nostra muscolatura e all’apparato osteoarticolare, dovendo poi sospendere nuovamente l’attività fisica.
Inoltre, se la pausa è dovuta a un infortunio più o meno grave, dovremo necessariamente sottoporci a una visita fisiatrica prima di cominciare. I muscoli richiedono tempo per riuscire a rispondere in maniera positiva agli stimoli, perciò è importante ricominciare a fare sport con attività di leggera intensità.
Quale disciplina è più indicata per ricominciare in maniera soft? Le prime settimane andranno benissimo passeggiate, camminate a passo sostenuto e attività di risveglio muscolare, come lo stretching.
Ginnastica posturale, pilates e yoga base possono essere valide attività per proseguire il nostro percorso di ripresa. Il passaggio ad altri tipi di workout deve avvenire in considerazione delle proprie caratteristiche personali. Tuttavia, meglio iniziare con esercizi leggeri e a corpo libero, per poi aumentare l’intensità.
Quanto alla frequenza e alla durata degli allenamenti, sarebbe utile iniziare con un paio di sessioni settimanali, da circa 30 minuti l’una, in modo da abituare il corpo al movimento e allo sforzo.
La corretta alimentazione per contrastare la spossatezza
Nei periodi più impegnativi dal punto di vista fisico e mentale, a tavola non dovranno mancare cibi che garantiscano una buona fonte di magnesio e potassio, due minerali preziosi per contrastare la stanchezza. Ad esempio, possiamo scegliere cereali integrali, verdure e frutta di stagione, frutta secca a guscio e semi oleosi. Una manciata di frutta secca è un ottimo spezza fame energetico, specie se pratichiamo sport.
Per combattere il senso di spossatezza può essere utile puntare sui cibi ricchi di triptofano, un aminoacido che costituisce la serotonina, l’ormone del benessere di cui abbiamo parlato poco fa. Ne sono ottime fonti i legumi, le verdure a foglia verde, le uova per esempio.
Per promuovere il recupero psicofisico e contrastare l’affaticamento è invece meglio evitare alcuni alimenti. Quali? Intingoli, salse, insaccati salati, fritti e cibi troppo elaborati. Oltre a rallentare la digestione, favoriscono il senso di stanchezza. Limitiamo poi il consumo di cibi e bevande che contengono elevate quantità di zuccheri, come drink e cocktail alcolici, succhi, dolci, snack e merendine preconfezionati.
Per supportare il nostro organismo nei momenti di aumentato stress psicofisico è utile assumere integratori alimentari mirati. Ad esempio possiamo scegliere un prodotto con una formulazione equilibrata di vitamine, sali minerali e altri nutrienti, per contribuire al normale metabolismo energetico e favorire la normale funzione del sistema immunitario grazie a zinco e selenio.
Invece, in seguito ad abbondanti sudorazioni dopo lo sport, scegliamo un prodotto con una formulazione equilibrata di sali minerali, vitamine e altri nutrienti per promuovere la normale funzione muscolare e il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico e idrosalino.