Public Speaking: mantenere alta l’attenzione di chi ascolta

Creare enfasi e aspettativa sono tra le strategie più efficaci, utilizzate da chi parla in pubblico, determinanti per catturare l’attenzione della platea. Solitamente l’oratore, come introduzione al suo discorso e per coinvolgere anche i presenti distratti, usa frasi tipo “Oggi sono qui per parlarvi di una questione molto importante e ho bisogno della massima attenzione”.

Questo tipo di premessa può incuriosire almeno per qualche minuto; bisognerà poi tenere alta l’attenzione durante tutto il discorso: uno degli obiettivi principali a cui aspira chi parla in pubblico.

Come fare? Affinché ciò avvenga, il linguaggio usato deve essere il più semplice e naturale possibile. Per coinvolgere il pubblico servirà: una buona capacità di sintesi; non impelagarsi in contorti giri di parole né essere troppo ripetitivi.

Se ciò che conta è mantenere agganciato l’interlocutore, potrebbe essere utile renderlo partecipe chiedendo, ogni tanto, la sua opinione. Emozionare e incuriosire sono le attitudini personali, del bravo comunicatore, che favoriscono il coinvolgimento con il pubblico.

Chi parla in pubblico sa trasmettere le proprie emozioni, suscitare sentimenti, è attento al modo in cui lo fa: al tono della voce, alla gestualità del viso e del corpo. Sa che essere carismatici significa mostrare una personalità sicura e determinata.

Le persone abituate a parlare in pubblico si distinguono oltre che per tali doti personali, anche per alcune qualità pratiche che hanno acquisito con il tempo e l’esperienza.

L’esercizio e la pratica aiutano a esprimersi al meglio durante una presentazione in pubblico. L’esperienza permette di superare l’ansia e l’insicurezza così come il senso d’inadeguatezza, che si affievolisce con un allenamento adeguato.

L’esperienza nel public speaking (esercizi e strategie su massimilianocavallo.com), rende l’oratore elastico e capace di variare lo stile di comunicazione in base all’interlocutore.

Un discorso attivo, coinvolgente e dinamico sarà utile per non far scemare l’attenzione di chi ascolta. E poi, durante la performance oratoria, per essere efficaci nella comunicazione è meglio non dare nulla per scontato.

Utilizzare delle slide, foto, grafici e prospetti, aiuta a realizzare una prestazione chiara e dinamica. Per risultare più interessanti e non annoiare chi ascolta è consigliabile commentarle e non leggerle in maniera robotica: mostrare delle slide durante la presentazione facilita l’attenzione e limita ogni distrazione.

Come è stato detto sin dall’inizio, è importante per l’oratore riuscire a creare un’atmosfera coinvolgente e incisiva, ciò prevede una piena consapevolezza del proprio ruolo, e quindi: attenzione a non dare le spalle al pubblico, utilizzare un linguaggio ricco di esempi, evitare silenzi prolungati e ingiustificati.

In caso contrario, l’impegno e la fatica per coinvolgere e conquistare chi ascolta sarebbe vanificato. Per questi e altri motivi parlare bene in pubblico richiede molto allenamento, una buona dose di pratica per capire i tempi da rispettare, definire chiaramente i cardini del discorso, acquisire il controllo del linguaggio del corpo.

Sono numerosissimi i corsi di public speaking realizzati ogni anno per imparare a parlare in pubblico è il principale obiettivo a cui aspira chi aderisce a tali offerte formative.

Tra i tanti corsi organizzati è possibile trovare risposte a molte delle problematiche comunicative, per affrontarle e a capire gli obiettivi, le necessità e le aspettative.

La pratica nell’imparare a comunicare in pubblico è fondamentale e il corso dovrebbe comprendere un alto numero di esercitazioni su tutti gli aspetti della comunicazione.

La proposta formativa deve comprendere anche un supporto successivo al corso, perché dopo la formazione e le diverse esercitazioni pratiche, è possibile trovarsi nella situazione di dover preparare un discorso importante e di aver bisogno di aiuto.

Partecipando ai corsi di Public Speaking potrai affrontare i tuoi primi discorsi in pubblico o migliorare le tue abilità comunicative. Così come per qualsiasi altra materia di studio, anche questi corsi si differenziano per livelli di difficoltà: base, intermedio, avanzato.