Come comportarsi dopo un’intervento di disinfestazione
Le ragioni per effettuare una disinfestazione possono essere molteplici, ma non sempre è una questione semplice.
Di solito ci si affida ad una ditta apposita, come Hampton, esperti non solo in disinfestazione, ma anche in vere e proprie sanificazioni ambientali.
Tuttavia, terminati gli appositi interventi, molte persone non hanno ben chiaro come bisogna poi approcciarsi ad un’ambiente che è stato sottoposto a disinfestazione, ovvero se e quanto dopo trascorso dall’intervento si possono aprire le finestre, oppure quando poter effettuare le pulizie.
Ecco che diventa fondamentale conoscere a fondo non solo come avviene una disinfestazione, ma cosa si può o non può fare dopo le varie operazioni.
Come funziona la disinfestazione
La salute è e dovrebbe sempre essere al primo posto, ed è per questo che ogni tanto è necessario applicare alcune misure più drastiche al fine di preservarla.
Sappiamo bene che i batteri e i virus possono nascondersi ovunque, e ospiti non sempre semplici da scacciare quali insetti, topi e scarafaggi ne sono i primi portatori.
È a questo punto che entra in gioco la disinfestazione.
Ma come funziona?
La disinfestazione, di per sé, è un processo che prevede l’utilizzo di un nebulizzatore al fine di rilasciare sostanze che solitamente sono atossiche o comunque a bassa tossicità, ma che comunque sarebbe bene non venissero inalate.
Alcune volte si preferisce usare dei gel inodore per evitare il terribile tanfo che tipicamente appesta l’ambiente dopo una disinfestazione: questi gel attirano gli insetti di ogni tipo per poi eliminarli. A prescindere dal tipo di disinfestazione, comunque, è sempre bene evitare di stare a contatto con queste sostanze.
Cosa fare dopo la disinfestazione: fase uno, pulizia e finestre
La prima cosa da fare una volta che la disinfestazione è stata effettuata è pulire casa.
È necessario preferire prodotti disinfettanti per tutte le superfici, e detergere con attenzione al fine di non lasciare eventuali residui delle sostanze utilizzate nella disinfestazione.
Queste pulizie non riguardano soltanto i mobili e i complementi d’arredo, ma anche le stoviglie, i piatti, e tutto ciò che si trovano nel luogo della disinfestazione.
Trattandosi di una soluzione che prevede la somministrazione attraverso l’aria, è chiaro che le finestre debbano restare chiuse per un po’ di tempo in base al tipo di disinfestazione effettuata, dalle sostanze usate, dalle tecniche di somministrazione.
Per questo motivo prima di aprire le finestre sarebbe meglio chiedere ai professionisti che hanno svolto il lavoro, almeno per avere la certezza di non sbagliare.
Fase due, il mantenimento
Per evitare di dover rifare la disinfestazione poco dopo tempo, sarebbe bene prestare particolare attenzione all’igiene della casa.
Non è difficile quanto possa sembrare: per mantenere i risultati ottenuti con la disinfestazione bisogna solo adottare alcuni piccoli trucchi.
Tanto per cominciare, sarebbe bene evitare di lasciare briciole e altri residui di cibo in giro dal momento che attirano le formiche.
Se si ha un giardino o comunque una componente vegetale rilevante in casa, conviene pulire quell’area con cura.
Gli spazi riservati all’immondizia devono essere sempre igienizzati, i bidoni della spazzatura sempre puliti dopo ogni utilizzo.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ovvero che far prendere aria alla stanza sarebbe meglio, in realtà porte e finestre non dovrebbero restare troppo aperte, altrimenti si renderebbe la vita fin troppo facile agli insetti i.
Se la casa o l’edificio in cui si vive presentano danni strutturali, quali ad esempio buchi nelle pareti, nel solaio o nelle finestre e problemi con gli infissi, sarebbe bene riparlarli quanto prima: gli insetti riescono a infilarsi dappertutto, com’è facile immaginare.
Questi sono solo alcuni consigli utili su cosa fare dopo la disinfestazione.
Nel caso servisse sapere altro, i professionisti che hanno effettuato il lavoro saranno comunque a vostra disposizione per ogni chiarimento, sarà sufficiente chiedere.