Vendere una casa con il mutuo in corso: come si fa? 

Quando si acquista una casa col mutuo si programma per tenerla per molti anni, ma non necessariamente per sempre. Così è naturale che possa sorgere una domanda: è possibile vendere una casa con il mutuo ancora in corso? Cominciamo a chiarire che la risposta è sicuramene positiva: è possibile vendere una casa anche se il mutuo dell’immobile è ancora in essere, ma bisogna capire come muoversi. Il fatto di alienare un’abitazione sulla quale grava ancora il mutuo è un fenomeno molto più comune di quello che si possa pensare. Ma come ci si muove per vendere una casa sulla quale è ancora in corso un finanziamento? Quali sono gli ostacoli che è possibile incontrare e come ci si deve muovere? Vediamo insieme le risposte a questi quesiti e teniamo conto di tutte le soluzioni che possono essere seguite.

Vendere una casa col mutuo: le possibili strade

Quando si vuole sapere cosa fare per vendere casa su cui grava ancora il mutuo bisogna sapere che le strade che si possono percorrere sono sostanzialmente tre. Ognuna di esse ha i propri vantaggi ed i propri svantaggi, e sta alla persona scegliere di volta in volta quella più comoda e conveniente.

  1. Vi è la possibilità di estinguere il mutuo prima dell’atto di vendita. Se si ha la possibilità economica e la volontà di estinguere il mutuo, si può procedere all’operazione prima di procedere alla vendita dell’abitazione. Spesso però questa strada viene scartata perché l’impegno economico da sostenere è eccessivo per la maggior parte delle persone.
  2. Si può pensare di estinguere il mutuo al rogito, cioè in sostanza di coprirlo con la somma che si incassa per la vendita della casa. Questa è una delle soluzioni più comuni.
  3. Infine, è anche possibile procedere all’accollo del mutuo che ‘trasferisce’ il mutuo dal venditore all’acquirente secondo diverse modalità, come vedremo fra poco.

Qualsiasi sia la strada che si intende proseguire, è sempre bene affidarsi ad un notaio per controllare che le formalità burocratiche vengano sempre rispettate, e per controllare che non vi siano ulteriori ipoteche o comunque gravami sul bene immobile che si intende vendere.

L’accollo del mutuo: cosa è?

L’accollo del mutuo è sicuramente una delle soluzioni più diffuse, anche in Italia, per chi voglia alienare una casa sulla quale è ancora in corso il mutuo. In poche parole si tratta di trasferire il mutuo dai vecchi proprietari a quelli nuovi: serve il consenso sia della banca che dell’acquirente. L’acquirente, in questo caso, subentra all’alienante nel rimborso delle rate della casa. L’accollo diventa definitivo nel momento in cui si effettua il rogito. Esistono due tipologie di accollo e bisogna avere chiare le differenze.

  • Accollo cumulativo. Si tratta di un accollo per mezzo del quale anche il venditore rimane obbligato, in solido con il compratore, al mutuo. In questo caso se il compratore non provvede al rimborso delle rate, bisogna rispondere personalmente fatto salvo diritto di riscatto verso il primo.
  • Accollo liberatorio. Come si può facilmente desumere dal nome, in questo caso il venditore si libera del mutuo con la vendita della casa e non dovrà rispondere in caso di impossibilità di pagare le rate da parte dell’acquirente.

L’acquirente è sempre libero di non accettare l’accollo, cosa che capita spesso se le condizioni del mutuo non sono economicamente vantaggiose al momento dell’acquisto. Infine, anche la banca potrebbe rifiutare l’accollo del mutuo, ad esempio nell’ipotesi in cui l’acquirente non dovesse dare le stesse garanzie del venditore per il pagamento delle rate o se l’accordo, in ogni caso, risultasse poco conveniente per l’istituto finanziario.