Il Karma: viaggio nella credenza della causa-effetto
“È stato il Karma!”: siamo certi che almeno una volta avrai sentito questo modo di dire, in un modo o nell’altro.
Eppure, il mondo Occidentale è fortemente a digiuno del concetto di Karma, una credenza che affonda le proprie radici nelle culture asiatiche, e in particolare in quella Veda.
Questo è un viaggio alla scoperta del concetto di Karma!
La leggi antiche dei Veda
Per i filosofi dei Veda, gli antichi induisti, l’universo è retto da 7 principi fondamentali:
- Brahman: l’Assoluto, privo di limiti e dal potere sterminato, in forma di pura energia. Esiste sia negli eventi, negli oggetti, negli animali e negli uomini esistenti (ha cioè una natura immanente), sia fuori dagli eventi percepibili e dal tempo materiale (ha quindi anche una natura trascendente).
- Atman: l’Anima, cioè un Sè permanente che esiste in ogni essere vivente e non è vincolato al corpo.
- Samsara: l’eterno ciclo di Rinascita, cioè la capacità dell’anima di reincarnarsi in nuove forme di vita per saldare i debiti della vita precedente o godere dei vantaggi ottenuti da buone azioni passate.
- Karma: la Causa-Effetto, cioè l’idea che ogni nostra decisione o azione determini anche le conseguenze, positive o negative, su di noi e sugli altri.
- Moksha: l’Elevazione dell’Anima, cioè lo spezzarsi del ciclo delle rinascite con l’esercizio spirituale e la “pulizia” progressiva del Karma precedente, che permette di arrivare all’Assoluto.
- Srishti: la Proiezione, cioè il Brahman (l’Assoluto) che si espande e che si rende visibile e percepibile nel mondo concreto.
- Dharma: lo Scopo nobile della vita, cioè l’insieme di leggi, regole, principi, azioni e reazioni che l’uomo deve compiere per raggiungere il proprio obiettivo, cioè liberarsi dalle reincarnazioni, pulire il proprio Karma e far ascendere l’anima all’Assoluto.
Queste definizioni provengono dal Bhagavadgītā, un poema sacro della tradizione induista. Puoi acquistare una copia in ottima traduzione di questo testo qui.
Più a fondo nel Karma
Il Karma è molto più di una semplice “punizione” per i peccati o le cattive azioni commesse in passato o in altre vite. Il principio della colpa e della punizione è estremamente influenzato dalla cultura cattolica, infatti.
Il Karma è in generale uno stato di azione, positiva o negativa, in cui l’uomo agisce e che determina delle conseguenze. Non è uguale per tutti gli uomini: quindi, a parità di azione, due persone potrebbero avere conseguenze karmiche molto diverse. Il Karma si esprime anche in positivo: se l’anima passata ha commesso azioni positive, si è elevata, ha compiuto un passo nella giusta direzione, beneficerà di questo Karma anche nelle incarnazioni future.
Analizzare il Karma
Per analizzare il proprio Karma si può agire in molti modi diversi.
Il primo è una lucida autoanalisi di azioni, reazioni, pensieri e intenzioni. Ognuno di noi sa, pur sforzandosi, quali sono le leve che hanno innescato una certa azione o reazione.
Il secondo metodo è lo studio dei nodi lunari. La disciplina è davvero complessa e ricca, e sarebbe riduttivo parlarne in questo articolo. Ti lasciamo un link molto interessante per saperne di più: https://profetum.com/magazine/astrologia/i-nodi-lunari.
Il terzo metodo punta a capire quali azioni determinano un Karma positivo e quali un Karma negativo: possiamo dire che questo sistema ha a che fare con l’etica individuale e con il rispetto dei valori che abbiamo deciso essere vitali nella nostra vita. Un aiuto per fare ordine e chiarezza nei valori e nelle azioni da intraprendere può essere la divinazione, per esempio con lo strumento della cartomanzia. Abbiamo scritto diversi articoli sul tema, che trovi qui, qui e qui.
Il quarto metodo consiste in una profonda immersione nella consapevolezza delle incarnazioni passate per capire dove e a causa di quali azioni il Karma si è macchiato, sporcato o deturpato. Facile farlo? Decisamente no. Ma quante soddisfazioni e chiarimenti si ottengono quando si entra in contatto con un maestro di saggezza in grado di farci avere queste realizzazioni!